Gli Etruschi erano possedevano tecniche più avanzate dei greci per la produzione vitivinicola , anche se le loro tecniche, ovviamente differivano da quelle dei greci . Dopo la pigiatura delle uve, il mosto veniva versato in contenitori di argilla che venivano sepolti in profondità nel terreno
Con l’ espansione dell'impero romano, la domanda di vino aumentava. La produzione di vino tenne il passo con questa richiesta, e il vino diventò una parte intriseca della società romana.
Il vino dei tempi dei romani era molto diverso da quello dei nostri vini tipici, esso veniva conservato allo stato semisolido e veniva mescolato con acqua per diminuire l'alto contenuto alcolico ,i Romani amavano particolarmente il Falerno bianco dolce , proveniente da una regione nei pressi di Napoli.
I Romani si resero conto che per conservare i vini e consentirne l’invecchiamento , avevano bisogno di contenitori ermetici e, quindi, inventarono la botte di legno.
Con la caduta dell'Impero Romano, la domanda per il vino è diminuita fino al Rinascimento durante il quale si affinarono le tecniche di prodizione e di conservazione .
Nel recente passato, il vino italiano è stato criticato per la sua scarsa qualità, ma oggi la qualità e la reputazione del vino è molto migliorata e possiamo dire che le cose che hanno reso famosa l'Italia sono ancora abbracciate nella cultura italiana: il bello buon cibo e buon vino