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I liguri in Toscana

I liguri in Toscana

Cenni storici sulla presenza dei Liguri in Toscana

4 febbraio 2015 / Turismo e accoglienza

Al viaggiatore che visita il nord della Toscana e più precisamente la provincia di Massa e Carrara , non potrà sfuggire il cambiamento di accento o meglio di lingua rispetto al resto della popolazione regionale.
Ciò è dovuto alla storica presenza delle popolazioni liguri che occupando il territorio della attuale Liguria  hanno per secoli abitato anche le strette valli delle montagne Apuane e della Garfagnana, impermeabili alle culture Etrusca e Romana.
I Liguri o Sengauni vivevano divisi per tribù, sembra addirittura più di trenta , tra le quali gli Apuani che vivevano nel bacino della Magra e sulle Apuane settentrionali.

Diodoro Siculo li descriveva così :
“abitano una terra sassosa e del tutto sterile e trascorrono un’esistenza faticosa ed infelice per gli sforzi e le vessazioni sostenute nel lavoro. E dal momento che la terra è coperta di alberi, alcuni di costoro per l’intera giornata abbattono gli alberi, forniti di scuri affilate e pesanti, altri, avendo avuto l’incarico di lavorare la terra, non fanno altro che estrarre pietre… A causa del continuo lavoro fisico e della scarsezza di cibo, si mantengono nel corpo forti e vigorosi. In queste fatiche hanno le donne come aiuto, abituate a lavorare nel medesimo modo degli uomini. Vivendo di conseguenza sulle montagne coperte di neve ed essendo soliti affrontare dislivelli incredibili sono forti e muscolosi nei corpi”
Le notizie attendibili in merito alle popolazioni dei Liguri sono molto scarse e frammentarie e fanno riferimento alle fonti Romane che tramandano di lotte fra le legioni romane e le popolazioni insediate nel territorio del fiume Magra che risalgono agli anni intorno al 200 a.c. quando i Liguri , presumibilmente spinti a sud dalle invasioni della pianura Padana da parte di popolazioni nomadi del nord Europa ,come i Galli, assediarono conquistarono la città etrusca di Luni , ma vennero sconfitti a più riprese e costretti a rifugiarsi sulle montagne

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Ridotti all’isolamento e vivendo in zone impervie e prive di interesse economico per Roma, rimasero ai margini della cultura latina e conservarono la loro lingua e le loro tradizioni che lasciano tracce anche oggi nelle popolazioni residenti nel nord della Toscana.