Ricordando Masaru Emoto, pioniere della Memoria dell`acqua

Pace e acqua era il titolo dell'intervista fatta, a suo tempo, a questo grande ricercatore e scienziato, da poco scomparso

 D- Una cosa che si apprende dai suoi studi e che mi ha affascinato molto è come l'acqua abbia una forte "ricettività". E' corretto secondo lei dire che l'acqua ha una natura magnetica?

R- Sì, penso sia una giusta definizione. L'acqua è molto sensibile, impressionabile da ogni cosa e da tutti.
 

D- Ma l'acqua, a livello vibrazionale, ha una propria "impronta" o è semplicemente un veicolo che si carica di vibrazioni da altre fonti?

R- Io penso, noi pensiamo, che l'acqua sia il mezzo per eccellenza per trasmettere quella che noi chiamiamo Hado, ovvero la vibrazione.


D- Un'altra cosa che mi ha colpito dei suoi esperimenti è come l'acqua si cristallizzi in modo differente anche se esposta a fotografie. Non si potrebbe allora pensare che anche la pellicola fotografica, la carta su cui si stampano le foto, tutte queste cose possano caricarsi vibrazionalmente come l'acqua? Che differenza c'è allora tra l'acqua e queste cose? Qual'è la particolarità dell'acqua?

R- E' chiaro che esponendo l'acqua ad una fonte come una fotografia che, a differenza di una parola scritta, è più elaborata, questa riceva una gamma più vasta di informazione e di emozione. Per questo il cristallo che ne risulterà sarà più particolare e sicuramente più complesso