Le Terme e Spa
Salute, benessere e bellezza
Le Terme e Spa
Dove viaggia l'anima, immergiamoci in ambienti acquatici favolosi rilassiamoci nelle vasche idromassaggio , nelle saune e nei bagni turchi apprezziamo le eccellenti offerte e gli speciali ambienti wellness.
andiamo a vivere momenti di pura distensione e benessere con massaggi wellness e bagni rilassanti e distensivi . Le favolose aree riposo e relax delle strutture , che soddisfano tutti gli standard più esigenti di qualità richiesti, completano il quadro incantevole del vostro soggiorno le disponibilità di gite rilassanti e istruttive nell’ambiente toscano ricco di cultura e di storia.
alberghi di prima classe con piscine, saune e zone relax speciali ! caratterizzati dalla mirabile fusione di tradizione , storia e modernità . Il benessere è garantito, odori di campagna profumi di pino ulivo vino profumato.. Dimentichiamo la quotidianità per qualche momento, distendiamoci e godiamo relax , ricarichiamoci d’energia e lasciamoci coccolare dall’esperto e preparato personale delle spa .Dedichiamo tempo a noi stessi gustiamoci la vita e le cose belle che sosno presenti con dovizia nella Toscana ricca di acque benefiche e di storia.
Classificazione chimica delle acque minerali basa sulla forte presenza di sali minerali e consiste di sei gruppi.
Le acque sulfuree (forte presenza di solfuro di idrogeno) hanno un alto contenuto di zolfo che ha una azione curativa sulle mucose, invece di sviluppare infezioni croniche. Essi sono utilizzati per la lotta contro le malattie delle vie respiratorie (riniti, otiti, asma, bronchite).
acqua-mineralesLes acqua solfato (forte presenza di zolfo) sono dati in malattie del rene e in alcune malattie metaboliche (acque solfato di calcio). Mista (calcio e magnesio), sono anche indicati per il trattamento di eczema, cicatrici e bruciare cicatrici.
Le acque clorurate predominano cloruro di sodio, spesso di depositi salini, hanno un effetto stimolante sulla crescita e sono indicati nel trattamento di disturbi dello sviluppo ed enuresi.
Le acque bicarbonate hanno voce per la cottura. Le acque bicarbonato di sodio facilitano il trattamento di alcuni disturbi gastrointestinali e epatobiliare. Essi regolano la motilità del tratto gastrointestinale, ridurre spasmi digestivi e hanno anche un effetto curativo sulla mucosa intestinale. Acque bicarbonato di calcio hanno un antinfiammatorio, lenitivo e guarigione in dermatologia, in particolare nel trattamento di acne e ustioni.
Acque mineralizzazione speciali sono ricchi di rame, ferro o arsenico. Waters contenenti rame sono mostrati in dermatologia, quelli contenenti ferro sono in alcuni trattamenti di anemia, quelli contenenti arsenico in tutte le allergie. Generalmente, queste acque rafforzare il sistema immunitario.
Alcune acque minerali ipertermali (caldo), di diversa composizione, hanno un effetto rilassante e calmante sui dolori reumatici e sono anti-infiammatori in ginecologia.
Il trattamento termale è valido anche come cura della depressione
Le cure termali possono combattere contro gli stati d'ansia, ma anche depressione e disturbi comportamantali che comprendono:
• tristezza,
• astenia o affaticamento,
• Perdita di autostima,
• anedonia (perdita di piacere)
• la chiusura in sèstessi
• impatto sulla vita sociale e professionale,
• ansia.
Tipologia di popolazione, non necessariamente depressa, trattata la cura dell'acqua:
il profilo è costituito da 77% delle donne la cui età è compresa tra i 45 ei 70 anni.
46% della popolazione è composta da frequentatori attivi di spa.
Il 60% dei visitatori termali fa anche un secondo corso.
Cure depressione: bersagli terapeutici
La cura è per le persone con disabilità moderate:
• assicura una diminuzione del livello generale di ansia,
• gioca sul grilletto della persona depressa,
• Ha un effetto positivo sul dolore,
• promuove il ritorno di un sonno regolare,
• riduce il consumo di droghe,
• ha un effetto benefico sull'umore di depressione o di persona ansiosa.
Durata media della cura anti depressione
Il centro termale che si rivolge a persone ansiose e / o depressi e dura 1-2 settimane.
La cura tradizionale dura 18 giorni.
I fattori di miglioramento
La distanza da casa aiuta a rompere i fattori di stress comuni, ma anche:
• essere contornati da un team sanitario ha un effetto rassicurante,
• le cure mediche: attenuano il senso di colpa nei soggetti depressivi,
• il ritmo della vita per gli ospiti delle spa è più adatto per l'ansia e disturbi depressivi.
Cure e vantaggi del trattamento della depressione sopra la droga
Uno studio ufficiale è stato condotto su 237 pazienti in quattro strutture termali per 8 settimane:
• la metà dei pazienti sono stati trattati con la cura quotidiana, assistenza medica, docce e massaggi subacquei,
• l'altra metà ha consumato Paroxetina: psicotropo raccomandato nel trattamento del disturbo d'ansia generalizzato.
I risultati mostrano che la cura:
• una migliore cura del disturbo d'ansia generalizzato nei soggetti non sottoposti al trattamento con paroxetina,
• ha un effetto duraturo: circa 24 settimane per alcuni pazienti.
uno dei più be borghi i di tutta la “Costa degli Etruschi” è Bolgheri il villaggio Medievale adagiato tra le colline e il mare , nel quale è possibile rivivere il passato. Come Bolgheri anche Suvereto, Campiglia, Castagneto Carducci, Bibbona, Rosignano Marittimo, Sassetta e Populonia sono borghi antichissimi caratterizzati da vicoli lastricati, chiesine silenziose, antiche botteghe artigianali.
Un viaggio da non perdere alla scoperta di castelli ,piccoli teatri all'aperto, ruderi riconquistati dalla vegetazione. Una architettura Medievale circondata da testimonianze Etrusche, Romaniche e Rinascimentali che sono il vero patrimonio culturale e storico di questi luoghi suggestivi.
Il Borgo di Montescudaio è ancora oggi circondato dalle vestigia della sua antica cinta muraria mantiene intatto il suo impianto medievale di vicoli pavimentati con selciato in pietra costeggiati da antiche case. La "Torre Guardiola"spicca tra le altre torri che scandiscono la cinta muraria . Sulla piazza principale del paese si staglia la Chiesa di parrocchiale dalla quale in prossimità della "Torre Civica".
Con la sua tipica posizione a ferro di cavallo Guardistallo sembra abbracciare la verde vallata che lo separa dal mare. Il Piccolo Borgo mantiene intatte le caratteristiche dei paesini medievali immerso com’è in un meraviglioso contesto naturale. L’impianto urbano viene fatto risalire all'età neolitica. Fu certamente luogo di passaggio per gli etruschi che andavano da Volterra a Populonia, , nel medioevo i Longobardi vi costruirono il castello intorno al VII secolo sulla sommità della collina .
L'antica Via Francigena nel medioevo univa Canterbury a Roma e ai porti della Puglia per raggiungere Gerusalemme è stata riscoperta dai moderni viaggiatori .
Nel suo percorso italiano raggiungeva la Toscana superando lo spartiacque appenninico dall'attuale valico della Cisa (o Via di Monte Bardone, dall'antico Mons Longobardorum) e andava verso il mare seguendo il corso del fiume Magra.
La Valle del Magra ha mantenuto immutate le sue bellezze, castelli, pievi romaniche, centri murati ancora ricchi di fascino. Tutta la Valle, espone splendidi paesaggi con boschi verdeggianti e ruscelli dalle acque limpide dove la costa impervia punteggiata da borghi medievali come Portovenere e Lerici è scandita dagli impareggiabili vigneti a strapiombo sul mare delle Cinque Terre.
La prima tappa toscana della Via Francigena riproposta dagli itinerary consigliati è di 19,4 km che si percorrono in 5 ore circa, passando dai 1.100 metri del Passo della Cisa ai 400 metri di altitudine di Groppoli seguendo sentieri fino al passo del Righetto per poi iniziare una ripida e impegnativa discesa .
percorrendo una mulattiera che attraversa riposanti paesaggi boschivi fino ad Arzengio si raggiunge Pontremoli, la città costruita tra due corsi d'acqua é caratterizzata dal gran numero di ponti.
La via principale è contornata da palazzi e chiese medievali, tra cui a chiesa di S. Pietro, dove ancora oggi si conserva il "labirinto", simbolo dei pellegrinaggi diretti in Terra Santa.
PIEVE DI SANTA MARIA ASSUNTA E GIOVANNI EVANGELISTA E LA TORRE CAMPANARIA DI CASCINA PISA
Situata in prossimità del centro dell'antica cinta muraria medievale, la pieve di Santa Maria Assunta e San Giovanni Evangelista è menzionata in documenti risalenti all’anno 750. La disposizione attuale, risale all'XI- secolo, realizzata in blocchi di verrucano si presenta con una facciata a doppio spiovente.
L'interno, a pianta basilicale, è scandito delle colonne monolitiche a formare le tre navate. A nord, comunicante con la pieve, è posta la cappella del Sacramento costruita alla fine del seicento in stile tardo barocco, inizialmente separata dalla pieve da un ìarea cimiteriale. all’interno della Cappella, si trova una tela di Scuola Lucchese di fine del 600 raffigurante S. Caterina da Siena di pregevole fattura.
L’importanza della chiesa e la sua funzione di pievania è ricordata in un documento dell’876, in cui si parla di plebe paptisimalis Cassina. La facciata in verrucano è scandita da cinque arcate e arricchita da inserti in ardesia e marmo di Carrara cruciformi e quadrati con losanghe scalate. La pieve racchiude diverse opere pregevoli. Tra queste una scultura in terracotta della Madonna col Bambino attribuita all’artista Benedetto da Maiano e due affreschi, entrambi risalenti al XIV secolo.
Di particolare interesse anche un’acquasantiera in marmo bianco impreziosita con di teste d’ariete. Separato dalla chiesa sorge il massiccio campanile a pianta quadrata (XII secolo).
Fra I tesori artistici non molto conosciuti della Toscana spicca la Badia, o Abazia di Morrona, fondata dal conte Ugone della Gherardesca, nel 1089. trenta anni dopo il conte donò ai monaci camaldolesi la chiesa e il monastero, I camaldolesi conservarono la proprietà dell'Abazia e dei suoi territori sino all'anno 1482 ,quando con atto di forza militare, il vicario del vescovo di Volterra, Bartolomeo Soderini, a capo do 200 mercenari armati fino ai denti, essedia brevemente l'Abazia e ne prende possesso e nome del Vescovo. L'abbazia conserva una aura di misticismo e di pace grazie anche alla propria posizione immersa nel cuore delle colline della Valdera ed all'isolamento di cui gode. Notevole la chiesa che è preesistente alla abbazia. Oggi di proprietà privata e sede di una rinomata azienda vitivinicola può essere visitata a richiesta.
Il Castello di Ripoli, che costituiva l’ultimo baluardo difensivo della repubblica di Pisa verso Firenze , si trova nel Comune di Cascina alle porte di Pisa non lontano dalla Badia di San Savino.
Esso, risale alla seconda metà del secolo XIV e presenta la struttura tipica delle ville o fattorie fortificate, simile in questo alle fortificazioni di Cascina.. Il castello, a pianta quadrata, era corredato da quattro torri angolari anch’esse quadrate. Quando venne edificato inglobò, fortificandolo, un precedente edificio turriforme, sempre a pianta quadrata e in laterizio.
Le torri, oggi mozze, emergevano rispetto all’altezza delle mura che sono in pietra calcarea del Monte Pisano. I suoi resti, pessimamente conservati, sono purtroppo abbandonati da parte degli enti preposti alla sua salvaguardia, tanto che la originaria entrata principale è oggi ridotta ad una breccia ed è a mala pena visibile tra le capanne sorte a ridosso delle mura. All’interno della cerchia muraria sono state costruite delle abitazioni con l’utilizzo dei materiali originari frutto della demolizione totale delle fortificazioni del lato sud del maniero. Conquistato dai fiorentini nel 1406 aprì le porte della città di Pisa che capitolò poco tempo dopo.
Il castello di Vicopisano , fu costruito intorno all'anno mille per utilizzare la posizione di controllo sulla valle dell'Arno, che il luogo permetteva. Vicopisano sorgeva a cavallo fra i territori di Pisa e Lucca delimitati dai fiumi Serchio ed Arno ed è sempre stata postazione fortificata di confine , Nel 1138 il castello fu acquisito ai possedimenti del vescovo di Pisa e divenne una roccaforte fondamentale nell'organizzazione militare della Repubblica Pisana. I pisani respinsero più volte i tentativi lucchesi di conquistare l'importante roccaforte, che rimase sempre sotto il controllo della repubblica marinara fino al 1406 quando capitolò dopo un assedio di otto mesi da parte dei fiorentini che poco tempo dopo conquistarono anche Pisa.
A quel tempo il fiume Arno era navigabile e passava sotto le mura della città.
Dopo la conquista di Pisa I fiorentini dettero incarico al grande Architetto Filippo Brunelleschi di potenziare le fortificazioni di Vicopisano che acquisirono lo stato attuale. Il fortilizio è costituito da una rocca di quindici metri di lato che si erge nel punto più alto dell'abitato del borgo . Nell’angolo ad Ovest sorge una torre quadrata alta 31 metri, che domina un muraglione che collega la stessa torre ad una delle torri della cinta muraria, Torre dei Selvatici, e alla cerchia vera e propria delle mura del castello intervallate da torri quadrate e semicircolari. L’accesso alla rocca avveniva tramite un ponte levatoio oggi scomparso.
PIEVE DEI SANTI IPPOLITO E CASSIANO A SAN CASCIANO PISA
La chiesa di San Casciano a Settimo fu ricostruita nel XII secolo sulla base di una chiesa preesistente dedicata ai santi e di cui si ha notizia fin dal 970 con prove documentali.
La chiesa di stile romanico pisano , costruita con blocchi di verrucano, ha base basilicale su tre navate.
Il progetto la costruzione e le decorazioni scultoree sono attribuite al celebre maestro Biduino, grazie soprattutto al ritrovamento di opere firmate dall’artista molto noto alla sua epoca.
Questa è l'unica Pieve del territorio che all'esterno presenta un bestiario. All'interno della chiesa, è di notevole pregio una terracotta invetriata di scuola Robbiana raffigurante il battesimo di Gesù
Nell’impianto basilicale e nella facciata, sono richiamate le soluzioni architettoniche introdotte da Buschetto nel più famoso Duomo di Pisa. La facciata principale è
scandita in cinque arcate cieche contenenti oculi, tarsie, decorazioni a losanghe e
i tre portali di ingresso. Le decorazioni esterne formate di leoni con preda, disposti gli angoli, e i tre architravi sono di notevole fattura e rappresentano episodi della vita di Gesù.
Non molto nota e trascurata dagli itinerari turistici di massa la pieve di San Casciano rappresenta tuttavia uno dei monumenti più importanti dell’arte romanica pisana.
ORATORIO DI SAN GIOVANNI BATTISTA
Un piccolo gioiello dell’arte sacra pisana si trova nel centro storico di Cascina, situato al centro di Corso Matteotti e protetto da una piccola cancellata, l’Oratorio di San Giovanni Battista è un raro monumento della pittura medievale nel pisano. L’oratorio costruito in mattoni nel XIV secolo per volontà di Bartolo Palmieri, cavaliere gerosolimitano, Martino di Bartolomeo assunse il compito di affrescare la chiesetta dell’ordine monastico-militare degli Ospitalieri di San Giovanni di Gerusalemme.
La pianta dell’oratorio è a navata unica in due campate gemelle coperte con volte a crociera ad arco ogivale.
Le due pareti laterali e la controfacciata comprendono mirabili affreschi con la rappresentazione di Storie bibliche tratte dalla Genesi , disposte in triplice ordine, a partire dalla parete destra, in senso orario dall’alto verso il basso , a lungo gestito come cappella del monastero delle suore Carmelitane di Santa Teresa è chiuso al pubblico ma visitabile a richiesta.
La Toscana sconosciuta
Brevi viaggi alla scoperta di tesori dimenticati
Partendo da Pisa verso Firenze , tralasciando le vie di grande comunicazione, e percorrendo la antica via Tosco Romagnola si possono ammirare luoghi e opere d’arte non sempre riportati sulle guide di viaggio più conosciute , ma che hanno una grande storia ed un grande fascino e bellezza.
A 5 Km dalla famosissima e visitatissima Piazza dei Miracoli si erge la antica Badia di S. Savino, una delle prime emergenze della pianura del contado pisano , un tempo paludosa e malsana a causa delle frequenti inondazioni del fiume Arno.
L’Abbazia , che sorge su una antica duna fluviale detta “Montione”, conserva una pieve romanica semplice quanto bella ed un impianto monasteriale oggi difficilmente leggibile a causa delle trasformazioni incontrollate subite dal monastero che nel tempo è stato adibito ad abitazione civile.
Sono leggibili tuttavia i segni di un importante passato quali l’antico pozzo al centro di un chiostro ormai distrutto e i magazzini del grano scavati nel terreno al di sotto dell’antico pavimento del piccolo borgo.
Recenti opere di recupero mettono in chiara mostra i segni di un passato che ebbe una importanza fondamentale al tempo delle contese fra la Repubblica Pisana e quella Fiorentina che culminarono nella battaglia di Cascina , quando Giovanni Acuto sconfitto dai fiorentini trovò rifugio con i suoi cavalieri inglesi nella Badia , allora fortificata.
La Toscana è una regione ricca di abbazie e monasteri, edifici che cono luoghi di fede ma che al contempo tempo stesso costituiscono un inestimabile patrimonio di carattere storico ed artistico. E’ impossibile non rimanere affascinati di fronte alla semplicità e alla magnificenza di questi luoghi, sempiterni esempi di di equilibrio tra l’ uomo e la natura fra la materia e lo spirito.
La maggior parte delle numerose abbazie della Toscana sono state costruite durante il Medioevo, in luoghi allora solitari, oggi molte di queste sono state inglobate nella urbanizzazione dei borghi ma conservano intatto il fascino di quel periodo storico. La semplicità che caratterizzava la vita dei monasteri è riflessa nella essenzialità dell’architettura di questi edifici, che conservano una maestosità di forme e di linee . Quasi sempre però la linearità esteriore non lascia intravedere la preziosità delle opere d’arte, prodotte e conservate gelosamente dai monaci nei secoli .
Chiostri incantati che circondano giardini ormai perduti, affreschi sbiaditi ma carichi di messaggi e di misticismo deliziano la curiosità dei visitatori che hanno il desiderio di conoscere la storia e l’arte di un epoca bistrattata dagli storici come oscurantista ,ma che ha costituito la scuola del Rinascimento italiano.
Costruita nel corso del XIII secolo , l’Abbazia è in stile gotico, il fatto costituisce una eccezione in Toscana, dove le chiese all’epoca erano costruite in stile romanico, L’architettura inusuale riflette le origini francesi dei monaci che costruirono.
I cistercensi rifiutavano Il contatto con la mondanità e dividevano la vita tra la preghiera e il lavoro.
Alla fine del XIV secolo,fu saccheggiata da Giovanni Acuto e nel 1652 l’abbazia fu disciolta e la chiesa andò in rovina e non è mai più stata consacrata.
Su una collina sovrastante l’abbazia sorge la chiesetta di San Galgano, dove si trova La spada di Galgano che è infilata in una pietra all’interno dell’oratorio circolare. Le pareti in pietra della cappella laterale sono ricoperte da affreschi con scene della vita di San Galgano.
Lo stile della chiesetta che è anteriore alla abbazia poco lontana è
romanico-senese, caratterizzato da un susseguirsi di fasce cromatiche alternate bianche e rosse; la stessa successione di colori si ripete nella cupola,. Questo particolare cromatismo, sia delle pareti che della cupola, esprime una simbologia che rimanda ai templari. Si è immaginato che i cavalieri templari abbiano costituito una loro base in Toscana per ricercare il Santo Graal. Sulla spada è stata condotta una indagine metallografica che ha certificato la sua autenticità quale arma del XII secolo.
